Specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti elettrici e tecnologici, impianti antincendio, idro-termo-sanitari, connettività e telefonia, la Pmi ragusana si è affermata come punto di riferimento per la Sicilia, ottenendo anche importanti commesse all’estero. Ciro Lambro, consocio dell’azienda, sottolinea l’importanza della formazione, che li ha spinti a creare una Academy interna per incoraggiare i giovani a scommettere sul proprio territorio

Nel percorso che ha portato Nova Quadri – 12 milioni di euro di fatturato nel 2023 come Gruppo a fronte di 120 dipendenti – da laboratorio specializzato in quadri elettrici ad una realtà industriale ben più grande e capace di muoversi senza perdere d’efficacia in svariati ambiti, la Pmi con quartier generale a Ragusa è riuscita a cambiare pelle pur mantenendo quel grado di competenza che l’ha fatta apprezzare nel tempo su tutto il territorio nazionale come all’estero. Traiettoria aziendale partita nel 1995 che, poco più di vent’anni più avanti, si è iniziata ad arricchire di nuovi sbocchi commerciali come il settore delle telecomunicazioni e non solo.

“Quando nel 2008 sono arrivato in azienda ho pensato di inserire anche altri obiettivi nel giornaliero di Nova Quadri – spiega Ciro Lambro (nella foto in alto), consocio della Pmi siciliana –. L’idea di fondo era quella di fare passi verso l’industria e diventare pure impresa di costruzioni, questo mentre continuavamo a diversificare gli asset acquisendo spazi nei campi della ristorazione e del turismo. Traguardi poi raggiunti con nostra grande soddisfazione considerato che, per esempio, nel settore delle telecomunicazioni copriamo tutta la provincia di Ragusa e alcune zone limitrofe a Siracusa e Catania arrivando a circa 10mila abbonati tra retail, ossia l’utenza domestica, ed enti pubblici e privati. Nelle costruzioni, invece, abbiamo fatto anche lavori di prestigio e al momento siamo impegnati a Rovigo, Como, Firenze e Roma”.

Nova Quadri ha contribuito inoltre alla buona riuscita di un’importante commessa arrivata da Malta, isola a cui, in collaborazione con una multinazionale dell’energia, da una decina d’anni il Gruppo ragusano fornisce energia elettrica. “Tramite un lungo cavo sottomarino di alimentazione, frutto di un lavoro comunque portato a termine da altri, si è in questo modo collegata Malta con l’Italia. Nova Quadri, tra le altre cose, si è occupata di creare tutte le sottostazioni di alta e media tensione necessarie per la conclusione del progetto”.

Per quanto riguarda invece la presenza così differenziata in molti altri mondi commerciali, la dinamica realtà di base a Ragusa ha fatto questo tipo di scelta per un motivo ben preciso. “Era fondamentale per noi delocalizzare il lavoro per riuscire a raggiungere una dimensione aziendale complessiva che non rimanesse troppo piccola, strategia indispensabile per permetterci di generare una crescita costante e strutturata – chiarisce Lambro –. Per questo motivo abbiamo investito parecchio sulle persone, portando le aziende del Gruppo a dotarsi di team di lavoro formati da professionisti in grado di assistere il cliente ed aiutarlo a sviluppare le proprie idee. Tanti profili con competenze trasversali gestiti da noi quattro soci, un’ampia offerta che magari non ci fa essere i più economici sul mercato, ma che mette il cliente nella posizione di essere seguito costantemente e nel modo più adeguato alle proprie richieste”.

Da una decina d’anni l’interesse commerciale di Nova Quadri ha poi abbracciato pure il settore del fotovoltaico e quello del termico, campi in cui la Pmi siciliana continua a portare sul mercato un’offerta piuttosto ampia, variegata ed indirizzata verso diversi canali di fruizione. “Forniamo impianti da uno o due mega per clienti privati come anche ad industrie, garantendo un notevole ventaglio di soluzioni. In questo caso la nostra clientela non è composta da grandi aziende, ma solo da quelle che hanno necessità di avere una struttura fotovoltaica esclusivamente per il proprio fabbisogno e non chi invece è intenzionato a produrre energia con lo scopo di venderla”.

Con a disposizione un know how ingegneristico che le permette di entrare nel merito delle diverse commesse ottenute non da mero esecutore quanto da interlocutore in grado di proporre eventualmente soluzioni alternative, Nova Quadri può disporre di un team qualificato e suddiviso in varie squadre capaci all’occorrenza di interagire tra loro nei progetti più complessi. “La nostra difficoltà non è certo fare fronte ad un turnover aziendale che non subiamo affatto, quanto il dover attingere ad un bacino di tecnici e professionisti di settore ormai sempre più ristretto – sottolinea il consocio di Nova Quadri –. I ragazzi vanno via, purtroppo. Nel nostro piccolo abbiamo iniziato a creare academy per cercare di trattenerli, per dare loro la consapevolezza che si può rimanere in Sicilia con stipendi pari a quelli offerti dalle aziende del nord Italia. E questo contribuisce a fare delle aziende del Gruppo una destinazione estremamente gradita dai giovani del territorio”.

Data vita ad una startup innovativa che si occupa di mobilità elettrica, nel futuro di Nova Quadri c’è soprattutto un progetto capace di far sbarcare la realtà industriale ragusana anche in ambiti molto interessanti legati agli arredi urbani. “La sfida a cui ci siamo preparati a partecipare riguarda il mondo delle smart cities e quello della mobilità sostenibile. Abbiamo infatti brevettato panchine intelligenti che speriamo potranno essere istallate in primis sul nostro territorio”, conclude Ciro Lambro.

Riproduzione: limprenditore.com

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