La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC), una tecnica di imaging medico ampiamente utilizzata per diagnosticare numerose patologie, sta subendo una trasformazione significativa grazie all’introduzione di tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (AI).

Queste innovazioni stanno ridefinendo il panorama della diagnostica per immagini, migliorando la qualità delle scansioni, riducendo i tempi di acquisizione e, soprattutto, aumentando l’accuratezza nella diagnosi. Prima di esplorare il ruolo dell’AI nella TAC, è utile capire brevemente il contesto storico di questa tecnologia.

La TAC è stata sviluppata negli anni ’70 da Sir Godfrey Hounsfield, che ha combinato la tecnologia dei raggi X con algoritmi informatici per creare immagini tridimensionali delle strutture interne del corpo umano. Da allora, la TAC si è evoluta significativamente, con miglioramenti nella risoluzione delle immagini e nella velocità di scansione. Tuttavia, con l’avvento dell’AI, stiamo entrando in una nuova era di diagnostica per immagini.

L’Intelligenza Artificiale, e in particolare l’apprendimento profondo (deep learning), sta avendo un impatto rivoluzionario nel campo della radiologia, incluso nella TAC. L’AI può migliorare vari aspetti del processo, dalla riduzione del rumore nelle immagini all’identificazione automatica di anomalie.

Tac con l’IA: i vantaggi

Esaminiamo alcuni dei modi principali in cui l’AI sta trasformando la TAC. Una delle principali applicazioni dell’AI nella TAC è il miglioramento della qualità dell’immagine. Le tecniche di riduzione del rumore basate sull’AI permettono di ottenere immagini più nitide anche utilizzando dosi ridotte di radiazioni. Questo è cruciale, poiché uno dei principali limiti della TAC è la quantità di radiazioni a cui i pazienti sono esposti durante l’esame. L’AI può utilizzare algoritmi di apprendimento profondo per analizzare le immagini rumorose e ricostruire immagini ad alta risoluzione, minimizzando il degrado della qualità visiva. Una tecnica particolarmente promettente è la cosiddetta “super-risoluzione”.

Ridurre la dose di radiazioni

Grazie a reti neurali profonde, l’AI può prendere immagini a bassa risoluzione e “prevedere” dettagli mancanti, migliorando la nitidezza e la definizione. Questi approcci, già in fase di sperimentazione clinica, permettono ai radiologi di vedere strutture più fini e identificare patologie che altrimenti potrebbero essere difficili da rilevare. Come accennato, uno dei principali vantaggi dell’utilizzo dell’AI nella TAC è la possibilità di ridurre la dose di radiazioni. Tradizionalmente, ridurre la dose di radiazioni in una TAC comporta una perdita di qualità dell’immagine. Tuttavia, grazie agli algoritmi di deep learning, è possibile ottenere immagini ad alta qualità anche con dosi molto basse. Questi algoritmi analizzano le immagini “rumorose” (quelle ottenute con dosi ridotte di radiazioni) e le elaborano per migliorare la qualità, restituendo immagini nitide e diagnostiche. Un esempio notevole è l’algoritmo di “dose ridotta” sviluppato da Google Health in collaborazione con alcune università, che utilizza reti neurali per migliorare la qualità delle immagini TAC a basso dosaggio. Questa tecnologia è già stata testata con successo in ambienti clinici e ha il potenziale di ridurre l’esposizione alle radiazioni per milioni di pazienti all’anno.

Aiutare i radiologi nell’interpretazione delle scansioni

Oltre al miglioramento della qualità delle immagini, l’AI ha dimostrato una straordinaria capacità di aiutare i radiologi nell’interpretazione delle scansioni. Sistemi di intelligenza artificiale possono essere addestrati per rilevare automaticamente varie condizioni, come tumori, emorragie cerebrali, aneurismi e fratture. Questi sistemi analizzano milioni di immagini precedentemente etichettate per “apprendere” i modelli associati a determinate patologie, e una volta addestrati, possono fornire suggerimenti diagnostici quasi in tempo reale. In particolare, le reti neurali convoluzionali (CNN), un tipo di AI specializzato nell’elaborazione delle immagini, hanno mostrato risultati eccellenti nell’identificazione di patologie come il cancro ai polmoni e le malattie cardiovascolari. Secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, un sistema di AI sviluppato da Google ha raggiunto una precisione diagnostica pari, se non superiore, a quella dei radiologi umani nell’identificazione di noduli polmonari maligni da scansioni TAC.

La velocità di elaborazione

Un altro vantaggio dell’introduzione dell’AI nella TAC è la velocità di elaborazione. L’AI può automatizzare molti aspetti del flusso di lavoro di una scansione TAC, come la segmentazione delle immagini (il processo di isolare determinate aree di interesse, come un tumore o un organo) e l’elaborazione dei dati. Ciò riduce il carico di lavoro dei radiologi e velocizza i tempi di risposta per i pazienti. In situazioni di emergenza, come nel caso di ictus o traumi, la velocità è fondamentale. L’AI può aiutare a identificare immediatamente lesioni cerebrali o sanguinamenti interni e segnalare queste anomalie ai medici prima che abbiano il tempo di esaminare manualmente le immagini, migliorando così i tempi di intervento e, in molti casi, salvando vite. In Italia vi sono già diversi casi di eccellenza nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) applicata alla diagnostica medica, in particolare alle tomografie computerizzate (TAC).

Riduzione dei rischi per i pazienti

Queste tecnologie innovative stanno trasformando il settore sanitario, migliorando la precisione diagnostica e riducendo i rischi per i pazienti. Il primo esempio di avanguardia è stato realizzato nel 2020 al Policlinico Gemelli di Roma dove è stata installata una TAC dotata di IA che consente una drastica riduzione della dose di radiazioni erogate ai pazienti, fino all’82% in meno rispetto ai metodi convenzionali. La TAC utilizza algoritmi avanzati per ottimizzare il posizionamento del paziente, riducendo i tempi di esame e migliorando la qualità delle immagini, con vantaggi sia per il personale medico che per i pazienti. Questo sistema consente anche di eseguire esami complessi, come quelli cardiologici, in modo più veloce e con maggiore precisione.

Riduzione del rischio di errore umano

Un altro vantaggio dell’IA applicata alle TAC è la riduzione del rischio di errore umano, grazie a un innovativo sistema di auto-posizionamento che permette al tomografo di adattarsi automaticamente alla struttura corporea del paziente. Ciò si traduce in un miglioramento del flusso di lavoro, permettendo ai tecnici di concentrarsi su altre attività cruciali per la cura del paziente. Successivamente queste tecnologie si sono abbastanza diffuse in tutta Italia. Un altro esempio di eccellenza si trova all’Ospedale Cervello di Palermo, dove una TAC dotata di IA viene utilizzata per migliorare la qualità diagnostica e ridurre i tempi di scansione. Anche qui, l’IA contribuisce a ottimizzare la dose di radiazioni e a garantire una maggiore accuratezza nella rilevazione di patologie, soprattutto per pazienti pediatrici o con condizioni critiche. Al Policlinico di Taranto, la TAC dotata di IA consente diagnosi più rapide e precise, specialmente nelle scansioni cerebrali e cardiache, riducendo il margine di errore e abbattendo la dose di radiazioni erogate.

La Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza ha introdotto una TAC intelligente che, grazie all’IA, migliora la qualità delle immagini diagnostiche, riduce il tempo degli esami e diminuisce le radiazioni necessarie, offrendo un’esperienza più sicura per i pazienti. Al San Raffaele di Milano, la tecnologia IA è utilizzata per migliorare il flusso di lavoro e aumentare l’accuratezza diagnostica. Il sistema di posizionamento automatico e la gestione efficiente delle immagini permettono di eseguire esami più rapidi, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità complessiva delle diagnosi. Anche l’Ospedale San Salvatore di Pesaro ha adottato una TAC basata su IA, che consente di ridurre significativamente il tempo degli esami e la dose di radiazioni per i pazienti, rendendo l’intero processo diagnostico più sicuro ed efficiente.

Nonostante i promettenti progressi, ci sono ancora diverse sfide da affrontare prima che l’AI diventi una parte integrante di tutte le applicazioni TAC.

Una delle principali difficoltà è l’accesso ai dati di alta qualità necessari per addestrare gli algoritmi di apprendimento profondo. Per addestrare un modello di AI in modo efficace, sono necessari milioni di immagini mediche etichettate con precisione, cosa che non è sempre facilmente disponibile a causa delle restrizioni sulla privacy e delle regolamentazioni sui dati sanitari. Inoltre, l’affidabilità dei sistemi di AI deve essere garantita attraverso studi clinici rigorosi. Sebbene molti modelli di AI abbiano mostrato prestazioni eccezionali in ambienti controllati, è essenziale verificare che questi sistemi siano altrettanto efficaci e affidabili quando utilizzati in ospedali e cliniche reali. Il rischio di falsi positivi o falsi negativi, ad esempio, potrebbe avere gravi conseguenze se l’AI non fosse accuratamente convalidata.

Infine, c’è anche una resistenza culturale all’interno della comunità medica riguardo all’adozione dell’AI. Molti radiologi vedono queste tecnologie come una potenziale minaccia al loro ruolo, temendo che l’AI possa sostituire i professionisti umani. Tuttavia, la maggior parte degli esperti ritiene che l’AI sarà uno strumento complementare piuttosto che sostitutivo, poiché il giudizio clinico umano rimarrà fondamentale per la valutazione complessiva del paziente. Nonostante queste sfide, le potenzialità future dell’AI nella TAC sono immense.

Si prevede che l’integrazione di AI e imaging medico continuerà a espandersi, con lo sviluppo di tecnologie ancora più avanzate. Ad esempio, la combinazione di AI e realtà aumentata potrebbe consentire ai medici di visualizzare immagini TAC in tempo reale durante gli interventi chirurgici, migliorando la precisione e riducendo i rischi operativi. Un’altra area di interesse è l’uso dell’AI per monitorare le condizioni dei pazienti nel tempo. L’AI potrebbe analizzare le scansioni TAC ripetute per rilevare cambiamenti sottili nelle condizioni del paziente che potrebbero sfuggire all’occhio umano. Ciò potrebbe portare a diagnosi più precoci e trattamenti più tempestivi, migliorando significativamente gli esiti clinici. Inoltre, l’AI potrebbe giocare un ruolo chiave nell’ottimizzazione delle risorse sanitarie. Con l’aiuto di algoritmi di intelligenza artificiale, gli ospedali potrebbero gestire in modo più efficiente il flusso di pazienti e l’assegnazione delle risorse, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’accesso alle cure. Anche se rimangono alcune sfide da affrontare, tra cui la disponibilità di dati di alta qualità, l’affidabilità dei sistemi di AI e l’accettazione da parte della comunità medica. Nonostante ciò, le prospettive future sono molto promettenti, e l’AI ha il potenziale per trasformare radicalmente il panorama della diagnostica per immagini nei prossimi anni.

Riproduzione Agenda Digitale

Tac potenziata dall’IA: diagnosi migliori e meno radiazioni

Lascia un commento