Prossima a festeggiare i 30 anni di attività, l’azienda fiorentina si è posta sin dall’inizio l’obiettivo di supportare le imprese nell’ottimizzazione dei costi, specialmente in campo energetico. Grazie, per esempio, a una dashbord sviluppata internamente, è possibile aiutare il cliente a monitorare le bollette, spiega il fondatore Roberto Olivieri, che, come altri colleghi, è costretto a fare i conti con un turnover crescente
Società Benefit dallo scorso anno, Tera – 3 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 20 dipendenti – è un’azienda specializzata in strategie per l’efficienza energetica che cerca di supportare la grande industria in progetti tesi ad economizzare i costi produttivi. Una conoscenza a trecentosessanta gradi del mercato che permette alla Pmi fiorentina di andare incontro alle necessità di realtà in particolare dei settori manifatturiero, chimico, delle costruzioni e del farmaceutico. “Siamo nati nel 1995 con l’obiettivo di affiancare le aziende di alto profilo in questo tipo di percorso, mentre poi, nel tempo, ci siamo pian piano trasformati e anche la nostra missione si è evoluta abbracciando in particolare i temi della sostenibilità – spiega Roberto Olivieri (nella foto in alto), presidente e fondatore di Tera –. Quindi è stato un passo consequenziale quello di diventare Società Benefit, operando così non solo per il raggiungimento di un profitto, ma pure con la volontà di centrare risultati tangibili che abbiano un impatto positivo sulla società e l’ambiente”.
Oltre a questo, Tera è cresciuta progressivamente affidando una buona parte del proprio sviluppo, in termini di coinvolgimento delle aziende interessate, a workshop e altri strumenti divulgativi collegati ai programmi portati avanti dall’academy interna. “Formare e informare sono da sempre due degli aspetti più importanti nel nostro modo di fare impresa al passo con i tempi, di dare un aiuto anche in situazioni in cui finora ha regnato una certa diffidenza spesso figlia dell’ignoranza. In azienda, perciò, disponiamo di una sala con 50 postazioni che ci aiuta a far conoscere, a chi si avvicina al nostro mondo, tutte le sfaccettature della materia legata al risparmio energetico. Argomenti, ripeto, talvolta non semplici da far metabolizzare, ma che sono indispensabili se si vuole capire come mettere a terra il cambio di passo necessario per abbassare i costi produttivi. Debbo dire, in tutta onestà che non tutte le aziende riescono a seguirci su questa strada gestionale, con le piccole che fanno molta più fatica rispetto alle grandi. Una situazione che purtroppo credo rientri in un discorso di natura culturale e piuttosto difficile da affrontare per più d’uno”.
Per quanto riguarda invece la cura dei temi legati ai principi Esg come anche alla transizione ecologica, ambiti in cui la sostenibilità energetica riesce ad essere integrata con il welfare aziendale, la Pmi con quartier generale a Firenze può vantare un know how di livello superiore. “Lavoriamo per far avere alle imprese un welfare sostenibile – sottolinea Olivieri – e, nel caso specifico, da quando l’azienda agricola “Il Borro” di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo e di proprietà della famiglia Ferragamo ha deciso di installare pannelli fotovoltaici, noi di Tera siamo riusciti ad abbassare i costi della bolletta dei suoi dipendenti veicolando l’energia prodotta dall’azienda nei giorni di chiusura verso le abitazioni di questi ultimi”.
Ma come va gestita l’energia dalle singole aziende, sempre in ottica transizione ecologica, secondo Tera? “Per il nostro gruppo di lavoro è un must assoluto concentrarsi su come usare al meglio gli strumenti di cui dispone – chiarisce il presidente dell’impresa toscana –. Nei servizi che offriamo, per esempio, è centrale l’uso di una dashboard da noi sviluppata che permette il controllo delle bollette energetiche in cui, non di rado possono essere trovati errori, ma anche di poter fare un forecasting dei consumi ed infine pure il budgeting di quanto andrà pagato per l’energia, permettendo così di accantonare per tempo il necessario in termini di cassa. Cose su cui lavoriamo dal 2008 investendoci intorno al 20% del nostro fatturato”.
Intanto, mentre mette attenzione nel trovare nuove soluzioni per far risparmiare la propria clientela, anche Tera deve fare i conti con problematiche sempre più comuni a molte realtà industriali italiane. “Sul discorso del turnover ho iniziato a notare una sorta di cambio di scenario, perché adesso il flusso va verso le grandi aziende pubbliche e non il contrario come qualche tempo fa. Dopo aver perso tempo a formare i dipendenti è veramente pesante da digerire il fatto di poterli perdere. E nel nostro settore poi è ancora più frustrante visto che, non essendoci università o corsi che preparino per questo genere di specializzazione, il percorso di formazione della durata di minimo un anno lo dobbiamo far fare ai ragazzi direttamente qui in azienda”.
In chiave futura, infine, Tera si propone di potenziare alcuni aspetti del proprio impegno giornaliero in nome del risparmio energetico. “Penso che proseguiremo a spingere parecchio sul welfare aziendale sostenibile per portarlo stabilmente anche nelle piccole imprese, ma vorremmo pure adeguare la dashboard affinché possa essere utilizzata pure nelle medie-grandi aziende oltre ad interessarci di aspetti legati all’IoT”, conclude il fondatore Roberto Olivieri.
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