Si stima che entro 10 anni il 6% della popolazione potrà permettersi una vacanza sulla Luna con vista infinito
Nel prossimo futuro la tecnologia consentirà di volare senza problemi fra le stelle.
Aziende come Virgin Galactic, SpaceX e persino Blue Origin di Amazon, stanno lavorando per far sì che un giorno non molto lontano a venire questo sogno dell’uomo diventi realtà, offrendo nel frattempo un posto a bordo della navetta spaziale New Shepard di Amazon in grado di portare i passeggeri a 100 km di altezza, prima di paracadutarsi sulla terra.
Nel futuro questo tipo di “avventura” probabilmente rimarrà fra le esperienze più care di sempre, tant’è che ad oggi il costo di un biglietto per lo spazio varia dai 125 mila ai 55 milioni di dollari. Decisamente prezzi stellari. Eppure tutto lascia ad intendere che presto la popolarità dei viaggi turistici nello spazio potrebbe aumentare notevolmente.
Si stima che entro 10 anni il 6% della popolazione potrà permettersi un weekend nello spazio, ampliando così di gran lunga la clientela del turismo spaziale.
Tendenza confermata da un sondaggio che rivela come il 64% degli americani affermi di voler diventare un turista spaziale nella vita.
Basti pensare che solo la compagnia spaziale dell’imprenditore Richard Branson mira a lanciare 400 navicelle all’anno.
Il 2021 è stato l’anno che ha lanciato il turismo spaziale, con 15 civili che hanno potuto bucare l’atmosfera terrestre, inoltrandosi fra le stelle dello spazio. Un’esperienza straordinaria che consente di poter ammirare Terra dall’alto e fluttuare in assenza di gravità.
Fino a poco fa, volare verso l’infinito e oltre era un’esperienza particolare destinata ai soli esperti astronauti. Ma oggi la domanda di turismo spaziale sta salendo vertiginosamente. Tutto avuto inizio nell’ormai lontano 2001, quando Dannis Tito, un miliardario americano, trascorse ben 8 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo più di 20 anni, con 16 voli e oltre 40 passeggeri civili, possiamo dire che il turismo spaziale sia diventato un vero e proprio trend, anche se molto, molto esclusivo.
Per ora sono previsti solo voli suborbitali della durata di pochi minuti o voli orbitali di qualche giorno, ma le attività e le aziende che stanno investendo nel settore si stanno moltiplicando, così come le destinazioni. Tra le più note, la compagnia del colosso americano Elon Musk che alla fine del 2021 ha organizzato il primo viaggio nello spazio di soli civili. Una sorta di gita extraterrestre di 3 giorni in orbita intorno alla Terra, senza la presenza di alcun astronauta professionista.
Una nota incoraggiante arriva dagli scienziati convinti che l’esplorazione spaziale e l’osservazione a distanza della Terra contribuiscono a migliorare il nostro pianeta, permettendo di trovare soluzioni che possano renderlo più pulito, equo e sicuro.
Una ricerca afferma che: misurazione del cambiamento climatico, valutazione dell’inquinamento terrestre e marittimo, sostegno all’agricoltura nei paesi in via di sviluppo, sono tutti obiettivi che sarebbe molto più difficile raggiungere senza la tecnologia spaziale e i satelliti a disposizione degli scienziati.
Per questo l’impegno degli addetti ai lavori è lavorare per creare un ambiente spaziale sempre più sostenibile, delineando un futuro in cui le tecnologie utilizzate saranno davvero più ecologiche.
Ecco allora che in questa situazione il turismo spaziale potrà essere tollerato e fattibile.
Per il momento il “viaggio panoramico” rimane totalmente fuori programma. Ma chissà, forse un giorno Natale e Ferragosto li si potrà trascorrere beati in un hotel sulla Luna con vista infinito.
Francesco Castellini