Come sarà l’auto elettrica di Xiaomi

Xiaomi ha annunciato “l’inizio imminente” delle consegne del suo primo modello di veicolo elettrico, chiamato Speed Ultra 7 (SU7). Tra le caratteristiche del mezzo, ci sono un’autonomia di 800 chilometri per carica, vari colori e una velocità massima di 265 chilometri orari.

La SU7, una berlina a cinque posti, incorporerà batterie dei principali produttori cinesi, Contemporary Amperex Technology Co. Ltd. e BYD Co., con opzioni di configurazione a motore singolo e doppio.

All’evento di lancio del 28 dicembre, Lei Jun, CEO di Xiaomi, aveva detto di voler competere con marchi di auto di lusso come Porsche e Tesla.

L’annuncio ha dato forte impulso alle azioni di Xiaomi, che, nel giorno in cui è stata diffusa la notizia, hanno registrato un incremento giornaliero record dell’11,34%, chiudendo a 14,92 HKD (circa 1,74 €) alla fine della giornata di trading. Questo balzo rappresenta la maggiore crescita intraday dell’azienda in più di un anno.

Lei Jun, CEO di Xiaomi, aveva precedentemente sottolineato l’importanza di questo progetto avviato già dal 2021.

Jun si è detto “pronto a scommettere la propria reputazione” sull’innovativo veicolo, evidenziando l’importanza strategica di questa iniziativa per l’azienda. Tuttavia, il panorama regolatorio e competitivo della Cina, il più grande mercato automobilistico a livello globale, è cambiato significativamente negli ultimi tre anni.

Guardando al futuro, Lei Jun ha manifestato l’ambizione di far entrare Xiaomi nella lista dei primi cinque produttori di automobili a livello mondiale entro i prossimi 15-20 anni. Ha inoltre annunciato piani per investire circa 10 miliardi di dollari (9,15 miliardi di euro) in questo segmento di business nel prossimo decennio.

Con circa 59 punti vendita pronti a gestire gli ordini dei veicoli, Xiaomi si accinge a svelare il prezzo del SU7 il 28 marzo, aumentando l’attesa tra i consumatori e gli investitori.

La Cina e il mercato degli EV

Il mercato cinese dei veicoli elettrici continua a crescere, con una guerra dei prezzi in corso tra giganti dell’industria come Tesla e il produttore cinese BYD. La Cina, che ospita il maggior numero di veicoli elettrici al mondo con circa 20 milioni di unità, rimane un campo di battaglia cruciale per i produttori di EV.

Nell’ultimo anno lo sterminato Paese asiatico ha rappresentato circa il 60% delle vendite di automobili elettriche nel mondo. Oltre la metà delle automobili elettriche circolanti si trova in Cina, la quale ha già superato gli ambiziosi target al 2025 sulla mobilità sostenibile carbon-free.

Xiaomi si distingue non solo per il suo ingresso nel mercato degli EV, ma anche per l’introduzione di cinque tecnologie core, tra cui la guida autonoma e un sistema operativo condiviso tra veicoli e altri dispositivi Xiaomi. Queste innovazioni sottolineano l’obiettivo dell’azienda di integrare l’esperienza utente attraverso un ecosistema smart unificato che collega uomo, auto e casa.

Perché un produttore di telefonini entra nel mercato dell’auto elettrica

Con l’introduzione del proprio modello di veicolo elettrico, sottolinea Adam Austera, principale analista di Ozios, Xiaomi sta entrando in un mercato altamente competitivo, sia nazionale che internazionale, dove l’attenzione alla sola guidabilità del veicolo non è più importante, ma contano anche le caratteristiche tecnologiche che migliorano il comfort e l’esperienza complessiva dei consumatori. Sarà quindi importante soddisfare tutte queste esigenze.

Evolvendosi dalle sue origini come produttore di smartphone economici, si legge in un articolo di Techwire Asia, Xiaomi cerca di emanciparsi da un mercato globale ormai saturo. Dopo un periodo di calo delle vendite, l’azienda si sta avventurando nel mercato dei veicoli elettrici, competendo con player stabiliti ed emergenti come Huawei Technologies Co.

Dall’impegno nel progetto SU7, Lei ha personalmente testato oltre 150 auto. Le azioni di Xiaomi hanno sperimentato lievi fluttuazioni in seguito all’annuncio del veicolo. Lei descrive la SU7 come una “bestia delle prestazioni”, puntando su una base di consumatori che valuta tecnologia, prestazioni ed eleganza.

Riproduzione economyup.it

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